Eppure secondo i suoi pochi ma convinti estimatori è stata un'auto significativa per casa FIAT.
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| FIAT 130 COUPE' PININFARINA (1971) : lezione di stile anni Settanta |
Il boom economico dei primi anni Sessanta aveva portato un problema nuovo per le Case Automobilistiche nostrane : sulle strade del Bel Paese iniziavano a circolare sempre più auto STRANIERE.
Per contrastare questo nuovo male, già nel 1963 i vertici FIAT lanciarono il progetto X1/3 che avrebbe generato la prossima Ammiraglia FIAT in sostituzione della ormai datata 2300.
Il lavoro dell'Ing. Cordiano, assistito da Dante Giacosa - mai convinto del progetto di una Ammiraglia - generò soltanto nel 1969 : la 130, una grossa berlina ricca di contenuti, anche superiori a quelli delle concorrenti straniere, ma con poco appeal e prestazioni deludenti.
Il V6 di 2841 cc. progettato dall'Ing. Aurelio Lampredi - ex Ferrari - era insufficiente per la pesante massa della berlina.
Nonostante un rapidissimo potenziamento del motore da 140 a 160 cv , la nuova "Berlinona" fu accolta tiepidamente dal mercato, e la FIAT decise di cimentarsi in un’auto molto diversa, affidando a PININFARINA la progettazione e la realizzazione, su quel telaio, di una BELLA COUPE' "senza limiti di prezzo", unico caso nella storia industriale FIAT.
Nonostante un rapidissimo potenziamento del motore da 140 a 160 cv , la nuova "Berlinona" fu accolta tiepidamente dal mercato, e la FIAT decise di cimentarsi in un’auto molto diversa, affidando a PININFARINA la progettazione e la realizzazione, su quel telaio, di una BELLA COUPE' "senza limiti di prezzo", unico caso nella storia industriale FIAT.
Il Grande Paolo Martin, allora allo Stile PININFARINA, disegnò la bellissima 130 COUPE' .
Né le LANCIA, né le ALFA del tempo, né tantomeno le straniere, avevano la minima possibilità di competere con la futuristica impostazione di stile della elegantissima due porte di casa FIAT.
Sulle strade degli anni Settanta, circolavano ancora tante 500, 850 e 1100 e le più fresche 127, 128, 124 e 125.
Veder passare una 130 COUPE' in quel contesto era come veder passare un U.F.O., proveniente da un altro tempo, più pulito, più retto, più affascinante !
Quella sì che era una bella macchina !
Veder passare una 130 COUPE' in quel contesto era come veder passare un U.F.O., proveniente da un altro tempo, più pulito, più retto, più affascinante !
Quella sì che era una bella macchina !
Non per nulla le sue linee diritte, le superfici tese e gli spigoli marcati influenzarono per lungo tempo lo stile di molte BELLE AUTO (FERRARI 365 2+2 e le 400 di Giugiaro, ROLLS ROYCE Camargue - sempre di Paolo Martin/PININFARINA - LANCIA Beta Montecarlo e Gamma Coupè, solo per citarne alcune).
E la stampa automobilistica europea del tempo accreditò PININFARINA di riconoscimenti importanti e di commenti lusinghieri per quell'opera d'arte della Carrozzeria Moderna che si chiamò FIAT 130 COUPE' !
Bene recitava il titolo di un servizio di RUOTECLASSICHE su di Lei :
RESTERA' SEMPRE UNA GRAN SIGNORA !
Dopo di lei la FIAT uscì per sempre dal segmento “alto di gamma”.
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